di Paolo X. Viarengo.
Durante il periodo fascista i diritti erano dello Stato che poteva revocarli o concederli, a suo piacimento. A sua discrezione. La nostra Costituzione, che sorge trionfante dalle ceneri di quel tetro periodo, si premura di sottolineare, più volte e con forza, che i Diritti sono del cittadino. Della persona. Dell’essere umano in quanto tale. Nessuno gli deve concedere niente. Li ha indipendentemente dal suo credo politico, religioso, razza o colore della pelle. Li ha perché è. Li ha tutti. Anche quello della dignità. Anche quello della casa. E’ scritto così. E’ giusto cosi’. Ma, non è così. Ma, ad Asti ci saranno 647 domande per 35 case popolari...
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