ImageDa qualche parte si dovrà ben iniziare a costruire un “altro mondo possibile” … Il Gruppo P.E.A.C.E., nel 2005, ha ritenuto che l’avvio della proposizione di un nuovo “modello” potesse corrispondere con il recupero e la salvaguardia del Bene Comune pubblico “ACQUA”; nelle ultime settimane, molti indizi paiono dargli ragione: nell’astigiano, l’acqua del rubinetto è entrata in pianta stabile al Diavolo Rosso e in altri locali, sta per essere offerta da un distributore di liscia/gassata/lievemente gassata al Centro Culturale San Secondo, è stata “insegnata” alle quarte classi dell’istituto agrario, è oggetto di attrazione per mense pubbliche e sagre paesane ...

ImageMeno bottiglie di plastica da riciclare. Nessuno sforzo: non devo più caricare le mie bottiglie nei carrelli della spesa, scaricarle nel bagagliaio dell’auto, trascinarle fino in casa. Non devo aggiungere le emissioni della mia auto a quelle dei camion che, dopo centinaia di altri chilometri, hanno portato la sorgente sino al negozio “sotto casa”. Spendo circa 150 volte di meno (3 euro all’anno contro quasi 500 euro, per una famiglia media di 4 persone).
Ma, allora, chi me lo fa fare a non preferire l’acqua del rubinetto rispetto a quella minerale …  Questioni di sicurezza igienica ? Oppure di gusto ? O, soltanto, la solita “maledetta” abitudine che non mi ha mai permesso di rifletterci a fondo ?

Ancora una conferma sullo stato di salute delle tubature dei nostri acquedotti: secondo una recente ricerca dell’Eurispes, in Italia si perde il 42% dell'acqua erogata.
E l'Italia continua anche ad essere il primo paese consumatore di acqua nell'Unione Europea e tra i primi al mondo (dopo Giappone, Canada, Usa e Australia). Si consuma quasi 8 volte più di un cittadino della Gran Bretagna, 10 volte quella usata dai danesi e 3 volte quella consumata in Irlanda o in Svezia.

 

ImageIl lungo lavoro sul territorio astigiano sviluppato dal 2005 dal Gruppo P.E.A.C.E. (Pace, Economie Alternative, Consumi Etici) e, successivamente, dal "Comitato Astigiano a favore delle Acque Pubbliche" per la salvaguardia delle acque "di tutti",  prosegue e raccoglie importanti segnali di attenzione. La scorsa settimana, su proposta astigiana, è stata formalizzata la nascita del "Comitato Piemontese per l'Acqua Pubblica" (a cui aderiscono Enti Locali, Autorità d'Ambito Idrico, gestori di acquedotti e Comitati/Associazioni). In questi giorni tocca alla Provincia di Asti ...

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