Il momento di incertezza del quadro politico condiziona inevitabilmente il tema della ripubblicizzazione dell’acqua su cui il nostro Coordinamento e più in generale tutto il movimento per l’acqua, è  impegnato.
Nella vigenza della moratoria su nuovi affidamenti a società per azioni, approvata dal Parlamento, e mentre ancora attende di essere discussa la legge di iniziativa popolare che ha raccolto oltre 406.000 firme e depositata lo scorso Luglio, si susseguono dichiarazioni, dibattiti, scelte che, riportandoci indietro di anni, rischiano di riproporre il dogma del (finto) mercato come panacea per tutti i mali, anche nella gestione dell’acqua bene comune.

Intervista a Aldo Quilico, presidente dell’Acquedotto del Monferrato, di Alessandro Mortarino.
ImageAcqua, luce, gas, energia … Fino a non molti anni fa l’erogazione di questi essenziali elementi della nostra esistenza quotidiana era esclusiva di aziende interamente sotto il controllo pubblico, le famose Municipalizzate. Da qualche anno, la costante ricerca della competitività di impresa, ha trasformato quasi tutti questi soggetti “dei cittadini” in autentiche aziende globali, spesso quotate in borsa, spesso compartecipate da grandi gruppi privati, comunque guidate da Consigli di Amministrazione slegati dagli stessi Enti locali: una forma pericolosissima di “multinazionale finto-pubblica” … A dirlo non è il “solito critico No Global” ma il non più giovane e moderato Presidente di un acquedotto che riesce a vivere in forma consortile fra 101 Comuni delle province di Asti, Alessandria e Torino: una felice anomalia che dobbiamo salvare dalle mire del nuovo turbocapitalismo municipale …

ImageManca meno di un mese alla “chiamata alle urne”, che per gli astigiani significherà esprimersi per il rinnovo tanto del Parlamento nazionale quanto del “parlamentino” provinciale. Mentre infuria una accesa discussione tra i sostenitori del “non voto” e quanti ritengono che (nonostante tutto) anche un voto al “male minore” è segno di Democrazia e di futuro, ci piace provare a riportare i termini del contendere ad un piano meno astratto/ideologico e più terreno, cioè sui temi. Iniziamo, ovviamente, da quello della salvaguardia delle acque pubbliche, uno dei nostri chiodi fissi. Che significa chiederci se vogliamo ancora possedere beni essenziali proprietà di tutti oppure lasciare che il “Mercato” si occupi dei nostri bisogni primari e vitali. Qualche considerazione, una rapida analisi dei programmi dei partiti su questo punto ed un appello ai Candidati da parte della Società Civile piemontese …

ImageGianna De Masi, consigliere provinciale di Torino e attivissimo componente del coordinamento piemontese per l'Acqua Pubblica, ha recentemente partecipato ad un incontro, ad Assisi,  del Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani. Nell'occasione, ha rivolto una proposta: far sì che il binomio "Acqua-Pace" diventi un unicum ... ovvero: che l'acqua rappresenti per tutti la base della convivenza sociale.

 

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