di Alessandro Mortarino
ImageImpianti a biomasse, termovalorizzatori, discariche, nuove tangenziali, impianti di bitumaggio …
Il “solito modo” di concepire lo sviluppo, ha fortemente contrassegnato per tutto il 2007 il panorama dell’intera provincia di Asti, disseminando pericoli e (fortunatamente) scatenando la concreta reazione delle comunità locali. Con alcuni risultati registrati e molte questioni aperte, che saranno oggetto di un presumibile nuovo impegnativo e vigile anno a venire.

Castagnole Lanze, 11 giugno 2007; Comunicato congiunto CIA – Coldiretti – Legambiente – Comitato Difesa Valle Tanaro.

Mercoledì 6 giugno il Comitato Difesa Valle Tanaro ha incontrato le associazioni agricole del territorio per discutere del progetto di centrale termoelettrica a biomassa di Castagnole Lanze.
Come noto, stando al progetto preliminare sottoposto dalla Silvateam S.p.A. al Comune di Castagnole, la centrale sarebbe la più potente del suo genere in Piemonte e brucerebbe 120/130.000 tonnellate di legno all'anno con un'efficienza molto bassa (circa il 25%), poiché produrrebbe energia elettrica senza sfruttare il calore risultante. Per la centrale in questione non esiste infatti a tutt'oggi alcun progetto serio di teleriscaldamento o altro metodo integrativo di recupero del calore.

Signori, assisterete ad un piccolo grande miracolo !
In questa mano ho un barile di petrolio: lo porto alla centrale di Moncalieri (concedetemi l'esempio: so che va a metano ! Ma i conti li ho fatti come se andasse a olio combustibile ') dove lo bruceranno e mi daranno 550 KWh di elettricità, che al mercato valgono circa 35 euro.
Ci sarà un po' di fumo (ossidi di azoto, polveri, anidride carbonica) e del calore per scaldare il Po e (ma solo in inverno) anche le case.

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