di Marco Bersani, Attac Italia e Cadtm Italia*

Qualcuno si sarà sicuramente stupito vedendo le attiviste e gli attivisti per la giustizia climatica e sociale occupare per due giorni Piazza Affari, sede della Borsa di Milano, durante i giorni della preCop26. Siamo infatti abituati a vedere mobilitazioni contro una centrale a carbone, o un gasdotto, o una fabbrica inquinante. E, per contro, la narrazione dominante, quando parla di riscaldamento globale, racconta una versione colpevolizzante, secondo la quale sarebbero i nostri comportamenti individuali, fra loro sommati, a produrre i danni che vediamo, costringendo a considerarci tutti sulla stessa barca. Per arrivare infine al ministro Cingolani, secondo cui la transizione ecologica è solo l’occasione per una riverniciatura verde e digitale del modello capitalistico...

di Alessandro Mortarino.

La notizia vi parrà curiosa, ma è una notizia vera: una fra le primarie associazioni ambientaliste italiane ha realizzato una autentica guida turistica dedicata ai migliori parchi del Bel Paese. Ma non confondetevi: non riguarda quelle ampie macchie verdi di bosco e natura che vorremmo rappresentassero la caratteristica principale del nostro territorio, qui “parchi” sta per luoghi-siti che ospitano impianti per la generazione di energia eolica...

di Thomas Antoniotto.

Ho avuto modo di consultare un documento facente parte del Piano Regionale dei Trasporti Piemontese redatto nel 1979, contenente una mappa delle Linee ferroviarie di traffico merci. A distanza di 40 anni le ferrovie indicate dal piano svolgono ancora il loro ruolo, ad eccezione di due linee il cui utilizzo per il traffico merci è rimasto solo su carta: il collegamento tra Cuneo e Nizza/Ventimiglia e la ferrovia Casale Monferrato – Asti – Alba – Bra – Cavallermaggiore. Non ho reperito ulteriori dettagli in merito a varianti di tracciato o potenziamenti, necessari nell’ipotesi di trasformare queste ferrovie locali in infrastrutture dedicate ad un consistente trasporto di merci.
Ho provato a immaginare che cosa avrebbe potuto essere questo collegamento ferroviario tra la provincia di Asti e quella di Cuneo, quali benefici avrebbe potuto portare al territorio e come avrebbero potuto essere potenziate le ferrovie esistenti...

Lettera aperta del Forum nazionale Salviamo il Paesaggio al Ministro della Transizione Ecologica.

Egregio Ministro Roberto Cingolani, abbiamo avuto modo di leggere sui quotidiani nazionali questa Sua affermazione: «Il mondo è pieno di ambientalisti radical chic ed è pieno di ambientalisti oltranzisti, ideologici: loro sono peggio della catastrofe climatica verso la quale andiamo sparati, se non facciamo qualcosa di sensato. Sono parte del problema, spero che rimaniate aperti a un confronto non ideologico, che guardiate i numeri. Se non guardate i numeri rischiate di farvi male come mai successo in precedenza». Siamo rimasti molto sorpresi da questo Suo sfogo, per il tono e per la genericità con cui affronta l’argomento tratteggiando la caricatura di una posizione, quella degli ambientalisti, priva di riferimenti diretti (che sarebbero doverosi da parte Sua) e che dunque finisce per ridicolizzare il lavoro di quanti si occupano di tutela dell’ambiente e denunciano i rischi e le minacce a cui è esposto – in Italia come sul resto del pianeta – offrendo risposte alle tante emergenze in cui ci dibattiamo con sempre maggiore frequenza e difficoltà...

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