In che modo le imprese di comunità potrebbero favorire una trasformazione, in senso partecipativo, della stessa democrazia?

di Pier Angelo Mori e Jacopo Sforzi.

Quando si parla di beni comuni è naturale pensare alla comunità e al modo in cui le persone che ne fanno parte si organizzano per la gestione di tali beni. Da lì all’impresa di comunità il passo è breve...

"Se ci conosciamo, non abbiamo paura". Potrebbe essere questa la sintesi di un incontro molto concreto tenutosi a Castagnole Lanze per il secondo appuntamento del ciclo: "Parliamone. Storie di un mondo possibile, ma che già c'è. A pochi chilometri da casa nostra", organizzato dalla Biblioteca comunale. La frase l'ha pronunciata Claudio Amerio, "motore" di un progetto che dal 2014 ha dato origine alla cooperativa agricola sociale Maramao che, tra Canelli e Calamandrana, recupera terreni abbandonati e li coltiva con metodo biologico coinvolgendo alcuni dei richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale ospiti dei progetti SPRAR...

di Ascanio Celestini.

Un ragazzo coi capelli biondi chiarissimi, gli occhiali e una pronuncia che ricorda la periferia sud di Roma mi dice che l’appuntamento all’ispettorato del lavoro è per domattina. «E chi andrà a parlare con gli ispettori?», chiedo. E lui: «Tutti». Cioè «Tutti quelli che domattina riusciranno a liberarsi da altri impegni e venire».
È il 2005 e per la prima volta mi è chiaro un concetto. Si può fare politica senza delegare qualcuno e senza prendersi la delega di qualcun altro. Senza schede elettorali, primarie ai gazebo o votazioni online...

di Simona Piera Franzino e Domenico Massano*.

In questi giorni, in cui cadrà il decennale dalla Legge Italiana 3 marzo 2009 n. 18, di ratifica della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (che pare ancora molto lontana dalla sua concreta attuazione), abbiamo pensato di proporre una nostra versione della Convenzione tradotta in CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa), un piccolo e sicuramente migliorabile lavoro, con il quale abbiamo voluto riportare l’attenzione sia sull’importanza di garantire a ogni persona la piena informazione sui propri diritti, sia sulla necessità di favorire e permettere scambi e opportunità comunicative aperti a tutti, per proseguire il cammino verso la piena accessibilità delle informazioni e la partecipazione delle persone con disabilità, e per costruire, tutti insieme, una società realmente inclusiva...

di Francesco Gesualdi.

L’autonomia, quando la vogliono i ricchi, si scrive sovranismo e si pronuncia egoismo. Ed è quello che sta succedendo in Italia non più nella forma plateale della Lega della prim’ora quando vinceva le elezioni al grido di “Roma ladrona”, ma in forma molto più velata giocata in punta di norma. Ma alla fine il risultato sarò quello reclamato da tempo da parte delle regioni più ricche: trattenere per sé tutta la ricchezza prodotta senza doverla spartire con quelle più povere...

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