di Alessandro Mortarino.

«I viticoltori sono soliti piantare una rosa all'inizio dei loro filari. Non è una semplice scelta estetica, ma un rilevatore naturale che consente di essere avvisati quando le condizioni climatiche risultano particolarmente delicate. Se la rosa mostra segni di disagio, significa che la vite ha bisogno di cure e attenzioni. Il fenomeno dell'Hikikomori ha la stessa funzione: ci segnala che nella nostra società qualcosa non va». Con queste frasi la scrittrice e giornalista Laura Calosso ha aperto lo scorso 5 dicembre un incontro formativo su un tema che anche nella società italiana deve essere osservato con particolare attenzione: il "ritiro" dei giovani della vita "normale". Un fenomeno che in Giappone coinvolge più di un milione di giovani e oltre centomila in Italia, ma in assenza di statistiche certe...

di Marco Bersani, Attac Italia.

All’inizio del terzo millennio, uno dei grandi nodi del modello capitalistico è giunto al pettine.
La relazione attività umane-natura ha da tempo superato i limiti necessari per permettere la rigenerazione del ciclo biologico, e la contraddizione ecologica si presenta in tutta la sua evidenza: mutamenti climatici ormai in atto e dovuti all’aumento della concentrazione di anidride carbonica e di altri gas nell’atmosfera, erosione ed impoverimento della fertilità dei suoli, distruzione delle foreste e diminuzione della biodiversità, inquinamenti industriali, contaminazione chimica dei prodotti agricoli, congestione delle città, produzione esponenziale e dispersione di rifiuti...

di Lucia Giannini.
A Parigi l’occupazione temporanea di locali vuoti non è più reato. Partita la sperimentazione Oltralpe, cosa si sta facendo in Italia a proposito di riqualificazione urbana transitoria per combattere l’abbandono edilizio?
Una delle urgenze primarie nelle città risulta essere ancora oggi, in gran parte, quella relativa agli edifici in stato di abbandono che necessitano di una riqualificazione...

di Marco Aime, Docente di antropologia culturale presso l’università di Genova.

Viviamo in un’epoca di corto respiro, in cui l’orizzonte è talmente vicino che sembra di poterlo toccare con un dito. È una cifra della contemporaneità, vivere sempre di più alla giornata, pensare in piccolo. Anche la politica soffre di questa sindrome: non pianifica a lunga gittata, pensa in termini elettorali.
Così i partiti tradizionali sono sempre più deboli, mentre i populisti digitali o 2.0 incassano consensi. Il flusso, continuo e costante, di informazioni fa sì che gli eventi diventino facilmente planetari, perché incessantemente coperti e amplificati dai media. Il nostro immaginario viene sempre più deformato dalle finzioni che si susseguono nelle raffiche di informazioni che ci colpiscono ogni giorno. Tutto avviene sotto i nostri occhi, in tempo reale, e la dimensione del presente sembra dilatarsi sempre di più. La rapidità con cui tutto, anche i sentimenti, viene consumato comprime il tempo. Il qui e ora diventano preponderanti rispetto al tempo passato e a quello a venire. Il futuro oggi non è più visto come promessa di tempi migliori; al contrario, viene percepito, da società sempre più fragili, come inquietante e pericoloso. È venuta meno la fede nel progresso che aveva caratterizzato i tre secoli precedenti. La società perde dunque il carattere di un progetto da mettere in atto politicamente, sembra aver esaurito le proprie energie utopiche e le risorse di senso...

di Marco Bersani, Attac Italia.

Che il Capitano del Papeete, tutto ruspe, bacioni e rancore, sia rimasto dapprima spiazzato e poi intimorito dalla comparsa di branchi di migliaia di sardine, nel mare in burrasca dentro cui naviga questo Paese, non può che far piacere.
Perché a chi da anni predica l’individualismo proprietario del chiudersi in casa e difendersi dall’esterno, le sardine hanno risposto con la ripresa delle piazze come luoghi dell’incontro collettivo...

Altritasti Periodico on line dell'Associazione di Promozione Sociale Altritasti - via Carducci 22 - 14100 Asti - C.F. 92060280051
Registrazione: Tribunale di Asti n. 7/2011 del 28.10.2011 - Direttore Responsabile: Alessandro Mortarino