di Gabriella Sanlorenzo.


L'art. 31 del Piano Territoriale Regionale è stato il tema portante dell'incontro che si è tenuto ad Asti il 26 marzo scorso presso la ex sala consiliare del Municipio. L'evento ha portato ad Asti studiosi e professionisti che hanno presentato interessanti interventi in materia di pianificazione urbanistica.
Sul sito di AltritAsti saranno visibili a breve i video di ciascun intervento della serata. Vorrei però sottolineare alcuni passaggi – taluni riportati testualmente - di maggiore importanza ...



di Gianfranco Miroglio.


Settimana scorsa su La Stampa, titolo a tutta pagina, foto di luoghi e di volti.
Oggetto: tiro a volo e dintorni.
Poi il senso – mimetizzato tra righe e capoversi - di un grande rammarico.  
Refrain sottotraccia: ”Che peccato!” ...




di Giovanni Pensabene.


Sui media astigiani vengono riportate le dichiarazioni di Luigi Visconti sulla privatizzazione del 45% di GAIA, la società per azioni interamente pubblica da lui presieduta che gestisce il trattamento, la valorizzazione e lo smaltimento dei rifiuti astigiani. Gigi Visconti è persona che io ho conosciuto ed apprezzato in Consiglio Comunale dal 2002 al 2007, ciò nonostante non condivido per nulla quanto si accinge a fare ...



di Alessandro Mortarino.


Entra nel vivo il dibattito sul nuovo piano industriale presentato dagli amministratori di GAIA-Gestione Ambientale Integrata dell'Astigiano, società per azioni a capitale completamente pubblico (gli azionisti sono 115 dei 118 Comuni della Provincia di Asti; tutti, cioè, tranne Moncalvo, Mombaldone e Moncucco Torinese), che prevede - anche e soprattutto - l'ingresso di un socio privato a cui verrebbe riservato il 45 % del capitale aziendale. E' una scelta giusta ? Un danno per la collettività ? Una opportunità o un male necessario ? Apriamo un dibattito, iniziando dalle considerazioni di Anna Bosia, responsabile della gestione degli impianti di Gaia oltre che consigliere di minoranza nel Comune di Asti ...


Il Consiglio Regionale del Piemonte ha approvato nel Luglio 2011 il nuovo PTR-Piano Territoriale Regionale che, da quel giorno, è diventato il fondamentale strumento di pianificazione di riferimento a livello piemontese. Sulla carta, esso sancisce indirizzi di estrema importanza per quanto riguarda le azioni a salvaguardia di territori e paesaggi e per combattere il consumo di suolo. Eppure quasi tutti i Piani Regolatori dei Comuni piemontesi prevedono ampie nuove espansioni edilizie e le Varianti urbanistiche sono all'ordine del giorno. Ma perchè il PTR non riesce a raggiungere i suoi obiettivi? E' solo un problema di corretta applicazione? Giovedì 26 marzo ne ragioneremo a fondo ad Asti, con l'aiuto di importanti esperti ...

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