di Annalisa Audino*
Fino a qualche decennio fa ogni cascina piemontese ne allevava qualche capo. Insieme agli altri animali da cortile, era destinata al consumo familiare e venduta nei mercati locali per integrare i modesti redditi aziendali. Il sopravvento dell’allevamento industriale però ha minato anche la sua esistenza, soppiantando le piccole aziende agricole che l’allevavano e privilegiando animali a rapido accrescimento o a elevata produzione di uova, che non avevano bisogno di spazi ampi...