L’analisi di Anselm Jappe su un materiale distruttivo e lato concreto della logica capitalista.

di Maria Cariota (Comitato torinese del Forum Salviamo il Paesaggio).

La gestione capitalista dello spazio, con l’ingiustizia che ne deriva, è stata spesso criticata, basti ricordare i nomi di Henri Lefebvre e David Harvey. Al contrario non sono molte le analisi critiche sulla questione dei materiali impiegati. È su questo tema, e più precisamente sul cemento, che si concentra l’ultimo saggio di Anselm Jappe...

Venerdì 28 aprile Cuneo torna ad ospitare il prof. Paolo Pileri per una serata di dibattito su un tema che da sempre anche noi riteniamo prioritario, titolato "L’intelligenza del suolo, la stupidità umana; così si distrugge una risorsa vitale" (ore 20:30 al CDT-Centro di Documentazione Territoriale in largo Barale 1).
Ordinario di Pianificazione territoriale e ambientale al Politecnico di Milano, editorialista di Altreconomia e autore di libri e saggi, co-fondatore dell’Osservatorio Nazionale sul Consumo di Suolo, Membro del comitato scientifico del Rapporto nazionale sul consumo di suolo e servizi ecosistemici di ISPRA, consulente scientifico a livello europeo, ideatore del progetto della ciclabile VENTO, Pileri è senza ombra di dubbio una delle voci più alte e più autorevoli in Italia sul tema della tutela dei suoli e dei paesaggi...

di Paolo Andruccioli.

Per avviare una riconversione ecologica dell’economia in Europa mancano i soldi e si sbaglia metodo. Non bastano le alleanze auspicabili tra i vari Parlamenti europei. Occorre rafforzare l’accesso diretto dei cittadini alle decisioni. Ciò potrebbe passare per esempio attraverso l’obbligo per gli Stati membri di pubblicare l’elenco dei beneficiari dei fondi europei, incluso il Pnrr...

di Filippo Bruni.

A imbrattare non solo i monumenti siamo ogni giorno tutti noi. Con una differenza sostanziale: la vernice con la quale avveleniamo la terra non è lavabile. Lettera di uno studente universitario.
Abbiamo sentito nelle ultime settimane sollevarsi canti di indignazione in occasione delle vandalizzazioni messe in atto dall’associazione ambientalista Ultima Generazione. Vorrei qui prendere in analisi tali fatti a partire dalla ricezione che essi hanno avuto nell’opinione pubblica. La questione da cui partire è: che cos’è che genera sdegno nelle persone che assistono a tali imbrattamenti?...

di Guido Viale.

Dilaga il negazionismo climatico e ambientale. Quello concreto. Quello effettivo. Finché la disputa si svolgeva all’interno della comunità scientifica, i negazionisti – in Italia guidati prima dal professor Zichichi, “lo scienziato di Andreotti”, poi da Paolo Prodi, il fratello scemo di Romano – sono sempre stati una piccola minoranza in continua diminuzione, ancorché ben foraggiata dall’industria dei fossili. Imperversavano sui media con affermazioni perentorie che avevano poi un vago riflesso nelle rare discussioni sul tema che si svolgevano nei bar e ai giardinetti. Greta Thunberg, con il suo appeal mediatico, ha imposto una svolta ai media (certo, non tutti, provate a leggere Libero…), che da allora hanno cominciato a prendere sul serio l’argomento: mai, o quasi, comunque, in prima pagina o in apertura dei notiziari. E che “il problema” ci sia, e sia serio, ormai non lo nega quasi nessuno...

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