“Quando ho scoperto WeCare ho pensato che non eravamo più soli, che qualcosa di nuovo poteva accadere. Che non era vero che le cose sono destinate a perdersi e a peggiorare continuamente. Anche se ci sono tante macerie qua attorno, ho capito che se hai qualcuno con cui calpestarle, passarci attraverso, alla fine puoi trovare una luce. E’ a quella che dobbiamo puntare”. Le parole di B., residente ad Alba, sono state dette a un operatore sociale a inizio luglio. Nel 2019 B. era disoccupato e trascorreva la gran parte delle giornate nel proprio appartamento. Viveva il quartiere circostante con un senso di distanza e appannamento, come se quel contesto non gli appartenesse. Tutto attorno era indifferente e lui iniziava a sentire un grande peso addosso. Oggi B. partecipa con altri inquilini del suo condominio – persone con cui prima non scambiava che rapidi saluti – ad attività di coltivazione dell’orto, giochi settimanali con i bambini, operazioni di pulizia delle strade, riunioni di pianificazione su come migliorare gli spazi comuni.