Curare, insegnare, inventare giochi, cucinare, pulire, stare vicino ai più fragili… Durante il lockdown non sono stati i governi a proteggere la popolazione, meno ancora sono state le imprese che non hanno smesso le proprie attività produttive. È stato uno straordinario e invisibile lavoro domestico il motore fondamentale della società. Ma gli uomini hanno un problema: il carico principale di quel lavoro non retribuito ricaduto sui nuclei familiari a causa della pandemia è stato principalmente svolto da donne. Purtroppo non c”è solo l’incremento di episodi di violenza domestica nei loro confronti. Ecco, quando si ragiona di epidemia e di crisi come opportunità per ripensare la società e l’economia bisognerebbe partire da quel problema gigantesco degli uomini. Un appello...