A cura della Rete dei Numeri Pari.

Avere un tetto sopra la testa è giusto, no?
Cambiare la Costituzione significa modificare le regole di gioco. Vuol dire tracciare una linea netta tra ciò che è lecito e ciò che è invece inapplicabile. Occuparsi di casa oggi non implica  solo parlare di studenti, caro-affitti, caro-bollette o case popolari. Ma tutte queste e altre cose, insieme. In sintesi, la proposta vuole introdurre il riconoscimento del diritto all’abitazione in Costituzione e l’attuazione delle politiche pubbliche necessarie a tutelarlo. Se approvata, ogni altra norma dovrà adeguarsi a un principio tanto semplice quanto disarmante: avere un tetto sopra la testa è giusto...

E' quasi sera e lungo la strada quasi deserta del paese incontriamo una coppia di anziani residenti che volentieri si fermano per una rapida chiacchierata. «A volte i miracoli si avverano» dice il marito. «Sembrava impossibile, invece qualcuno lassù si è ricordato di noi» rincara la moglie. Eppure non è un miracolo, ma l'effetto di un ostinato lavoro. "Dal basso". La casa di riposo "Venanzio Santanera", che solo qualche mese sembrava destinata a chiudere per deficit, non cesserà la sua esistenza...

Il Centro Nuovo Modello di Sviluppo ha completato e messo a disposizione di tutte e tutti il Dossier aggiornato al 2024 sulle migrazioni nel mondo e in Italia. Composto da 23 schede ricche di immagini e grafici, il dossier fornisce i numeri essenziali per capire la dimensione umana ed economica del fenomeno migratorio. Con molti dati che chiariscono la situazione e allontanano le tante parole al vento frutto di slogan e luoghi comuni distanti dalla verità...

Confcooperative Piemonte denuncia l'emergenza nella Sanità piemontese.

I servizi socio assistenziali e sanitari della Regione e dei Comuni rischiano il collasso, necessario l’adeguamento delle tariffe promesse”. 50.000 lavoratori del settore a rischio con gravi ricadute su cittadini, famiglie e imprese...

di Mauro Armanino.

Ci sono molti modi per qualificare il nostro tempo e dargli il nome che gli spetta. Tra i possibili titoli che lo riassumono, rappresentano e esemplificano quello del “tempo del disprezzo” pare sufficientemente eloquente e azzeccato. Il disprezzo è considerare qualcuno indegno di stima, da disdegnare, svilire, abbassarne il valore. Tutti i campi di detenzione, le carceri, particolari luoghi di lavoro e le relazioni di classe, sono attraversati da questa unica alterazione umana chiamata disprezzo...

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