Era stato lo slogan di tutta la campagna elettorale del centrodestra e, oggi, con puntualità metodica, è il punto fermo del nuovo governo: decidere, decidere, decidere ...Non passa giorno che i media nazionali non annuncino più o meno eclatanti innovazioni pensate per meglio guidare la nave verso lidi di crescitasviluppobenessere. Il problema è che tra Decreti, Disegni di Legge, dispositivi inseriti qua e là (e divenuti già un modello di comportamento istituzionale anche per gli organismi amministrativi locali), i grandi media riescono a malapena a sunteggiarci i punti più salienti: le pattumiere a cielo aperto divenute aree strategiche militari, la registrazione delle impronte digitali di tutti i bimbi di etnie “insidiose”, la cancellazione dell'uso delle intercettazioni telefoniche nelle inchieste della magistratura, l'assunzione di nuove regole d'ingaggio per i nostri militali in Libano od Afghanistan, il ritorno al nucleare, la contrattazione aziendale per i nuovi impegni del mondo del lavoro, le Tav concertate tra oligarchie, i ponti sospesi tra il poco e il nulla, le necessità “ad personam” ... Col rischio che altri “dettagli” possano sfuggire o mascherarsi. Ad esempio ...
Leggi tutto: La nuova ricetta politica: meno controlli e meno partecipazione...


Otto anni fa, a Lisbona, il Consiglio Europeo elaborò la famosa strategia 2000/2010: un piano d’azione continentale che nell’arco di questo decennio avrebbe dovuto far diventare l’Europa il territorio più competitivo al mondo - a livello di mercati internazionali - pur mantenendo, accanto a questo pilastro, gli obiettivi della piena occupazione, del mantenimento dello stato sociale e dell’innovazione del modello produttivo in direzione della sostenibilità ambientale.
Spesso, come cittadina abituata e “costretta” da ciò che accade ad occuparsene, mi sono trovata a documentarmi e discutere di tematiche ambientali.
C'erano molte persone alla biblioteca del Centro Culturale San Secondo, lo scorso Venerdì 20 Giugno, per il primo incontro promosso da alcuni cittadini astigiani orientato alla possibile costituzione di un “patto di mutuo soccorso” sui temi più urgenti a livello sociale, ambientale, comunitario.
In Italia, dopo decenni di governo democristiano e dopo i secoli precedenti di Controriforma, Risorgimento, presa di Roma, fascismo etc. etc. non possiamo onestamente dire se i politici ispirati al cattolicesimo e gli uomini delle alte gerarchie cattoliche, sia laici che sacerdoti, avessero fede o no in Dio.