
Quasi sempre, soprattutto a mezzogiorno quando non ho molto tempo, mangio con i ragazzi, circa 70, tutti orfani a causa dell’AIDS. Il menù è sempre lo stesso, a pranzo e a cena: per cinque giorni la settimana polenta di miglio (che poi è mais bianco) e fagioli, senza condimento; un giorno la settimana riso bollito e un piccolo pesce, un giorno la settimana riso e fagioli, sempre senza condimento; ogni tanto una mezza patata bollita. L’anno scorso hanno avuto una sola volta un uovo sodo. Di pane manco a parlarne. A volte non si tratta neppure di sottoalimentazione ma di una pessima alimentazione che incide anche sulla loro crescita in tutti i sensi.
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