di Paolo X Viarengo.

E’ l’anarchia! Governatori di Regione che fanno cosa vogliono, incuranti delle direttive statali. Sindaci che si scontrano con prefetti per l’interpretazione di Leggi appena promulgate. Siamo all’anarchia: un grido di terrore e di sdegno che si alza  da più parti. Cui verrebbe voglia di rispondere: magari! Purtroppo non è così. Siamo alla confusione. Siamo allo scontro di poteri ed egoismi per vedere chi “ce l’ha più duro”, come diceva qualcuno prima di dire “prima gli italiani”. Purtroppo, non siamo all’anarchia...

di Maurizio Bongioanni.

Abbiamo già detto perché il fatto che il coronavirus abbia più che dimezzato le emissioni di CO2 nell'aria non sia una buona notizia (QUI). L'autore dell'articolo ci ha spiegato che non dev'essere quello il paradigma di lettura di questa emergenza, perché finirebbe per dare ragione ai neoliberisti puri secondo i quali l'unico modo per salvarci dal cambiamento climatico sia quello di bloccare l'intera economia. E quindi non si può fare.

Però, se vogliamo lanciare una provocazione, questo virus può anche essere una "benedizione": da come usciremo da questa emergenza, infatti, dipenderà la nostra reazione all'altra - e forse più grande - minaccia, quella "climatica"...

di Alessandro Mortarino.

Da diverse settimane chiunque affronti il tema del Coronavirus - non importa sia un medico, un politico, un giornalista o un vicino di casa - è solito dire che «stiamo combattendo una guerra. Contro un nemico invisibile». All'inizio l'affermazione mi aveva provocato un certo malessere, divenuto poi fastidio e ora irritazione pura. Perchè credo che se non usciamo dagli schemi, anche sintattici, il dopo emergenza sarà terribile...

di Paolo X Viarengo.

Una mamma porge il suo seno al figlio e gli dà il latte. Lui succhia e poi alza il faccino sorridente verso di lei. Lei sta bene, è calma e rilassata. E’ ovvio. Naturale. Una mamma prima di allattare il suo bambino s’informa sul prezzo del latte. Misura più o meno quanto latte succhia suo figlio al giorno. Fa due conti, va dal marito e gli chiede un paio di euro. Poi, e solo poi, allatta il figlio. E’ il mondo in cui  viviamo noi, dominato dall’economia mercantile. Questa può sembrare una forzatura: facciamo un altro esempio. Vado al bar. Pago un euro. Prendo il caffè ed esco. Questa è la società in cui viviamo noi: l’economia mercantile. Vado al bar. Prendo il caffè ed esco. Torno alla sera per aiutare il barista a fare le pulizie. Questa è l’economia del dono...

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