di Maurizio Bongioanni.

Su WhatsApp sta girando questa simpatica riflessione, ai tempi del coronavirus. Premesso: si tratta di satira. Lo dico perché sarebbe di cattivo gusto ridere di chi è morto per colpa del virus. Però come è già stato detto e ripetuto, questa esperienza è sì tragica sotto molti aspetti ma perlomeno può servire da spunto per il genere umano. Ricordiamoci che questa è la terza ondata di coronavirus (la prima ha generato l'epidemia di Sars nel 2003, la seconda la Mers nel 2012). Perché non ce ne sia una quarta, davvero fatale, urge mettere in pratica tutta la nostra "intelligenza" e riporla al servizio dell'umanità...

di Alessandro Mortarino.

Come ben sanno i nostri abituali lettori, Altritasti ha scelto come sua linea editoriale di non occuparsi di cronaca pura (compito che lasciamo a tutti gli altri media, locali e nazionali) ma di mettere in luce le parti in ombra oppure affrontare temi che gli altri ignorano o trascurano. Per quanto riguarda il coronavirus, da settimane siamo tutti affamati divoratori di notizie, che abbondano ovunque; per questo Altritasti si è sottratto alla conta quotidiana degli infetti, dei decessi, delle difficoltà ospedaliere e ha preferito guardare dietro alle pieghe delle evidenze legando il tema ad accoglienza e migrazioni, ai veri ruoli dei pipistrelli (ritenuti tra i "vettori" del virus) in natura, alla salute dell'ambiente, al controllo "militare", alla finanza speculativa: tutti temi poco o nulla sviscerati in relazione al problema sanitario contingente. Ma ora mezzo Piemonte è entrato in "zona rossa" (anche se la politica preferisce dirci che non è "rossa" ma semplicemente "attenzionata") e quindi qualche nostra riflessione è obbligatoria...

Commento di Thomas Antoniotto (diciottenne al quinto anno della Scuola Superiore di Alba) al nostro articolo "Ora o mai più...".

È da quasi 70 anni che la scienza ha scoperto quali sono le cause e le conseguenze dei cambiamenti climatici, e nonostante ciò siamo arrivati alla difficile situazione attuale… se davvero in soli 8 anni si riuscirà ad arrivare ad una società “green”, sarà un vero e proprio miracolo.
Certamente la transizione dai combustibili fossili alle energie rinnovabili è una grande opportunità per ridurre le disuguaglianze, ma siamo sicuri che la società desideri DAVVERO eliminare le disuguaglianze? Oppure è uno degli obiettivi che tutti vogliono ma per i quali nessuno è disposto a darsi da fare con il risultato che in fondo, segretamente, le disuguaglianze ci fanno “comodo”, ci piacciono (finché siamo noi i “superiori” a qualcun altro ovviamente)?...

di Paolo X Viarengo.

Chissenefrega. Lo ammetto, pensavo chissenefrega mentre, dietro ordine di mia moglie, ascoltavo se mio figlio, come aveva spergiurato più volte, avesse effettivamente studiato geografia. Parlava. Parlava. Parlava di mari. Oceani lontani. Invasi dalla plastica. Infarcendo il discorso con termini inglesi e spropositati chilometri quadrati. E io lo guardavo, orgoglioso, e pensavo a quando ancora non sapeva parlare. E io pensavo, come passa il tempo. E’ già così grande. E io pensavo, chissenefrega degli Oceani, sono lontani. Cosa gli faranno mai studiare?...

di Paolo X. Viarengo.

Green New Deal. Economia verde. Green Washing. Giustizia ambientale. Dignità sociale. Friday for future. Eni più Chiara. Economia circolare. Smart Grid. Emissioni. Co2. E, mettiamoci pure e=mc2, che non c’entra ma ci hanno fatto anche le magliette, così il casino è completo. Il casino del cambiamento climatico in atto e di tutto quanto gli sta intorno. Positivo o negativo. Cerchiamo di capirci qualcosa. Cerchiamo di capire di cosa stiamo parlando. Cerchiamo di farlo come quel bambino che gridava “il Re è nudo”...

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