A cura del Coordinamento Asti Est.

Stavamo quasi pensando di rivolgerci a “Chi l’ha visto?” per sapere che fine avesse fatto il PinQua ad Asti.  
Stiamo  parlando di un bel po’ di soldi, il bando per il Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare, abbreviato simpaticamente in PinQua. Soldi finalizzati - citiamo testualmente - “a ridurre il disagio abitativo aumentando il patrimonio di edilizia residenziale pubblica, a rigenerare il tessuto socioeconomico dei centri urbani, a migliorare l’accessibilità, la funzionalità e la sicurezza di spazi e luoghi degradati, spesso localizzati nelle periferie”. Fantastico! Il Comune di Asti ha partecipato al bando, lo ha vinto (almeno così è stato sbandierato in pompa magna) e potranno quindi partire ben due progetti, uno in zona Praia e l’altro in zona Enofila...

Il neo Assessore all'Ambiente, Pietro Ferrero, ha immediatamente risposto alle nostre sollecitazioni per chiarire a cosa debba essere attribuito il problema della "mal'aria" di Asti, fornendoci - finalmente - un po' di dati provenienti dall'ARPA. Apprezziamo la corretta reazione del neo Assessore e la sua disponibilità a discuterne; ci sarebbe piaciuto che i dati forniti fossero accompagnati da un comunicato pubblico, rivolto a tutta la cittadinanza, ma comprendiamo come il "bon ton" politico impedisca di esprimere una riflessione che avrebbe avuto il sapore di una rettifica alle parole "generaliste" gettate dal suo predecessore, Renato Berzano. Lo comprendiamo, ma non lo condividiamo. In ogni caso, ora abbiamo dati ufficiali su cui possiamo provare a confrontarci...

Desta forte sorpresa e vivo disappunto l'avvenuta esecuzione di interventi drastici di potatura, di esemplari arborei, presso la stazione ferroviaria di Asti, così come lungo Strada Valmanera (Bricco Giberto) e all'interno dell'area parcheggio dell'ex Way Assauto in via Antica Cittadella, riconducibili tipicamente alla tecnica della capitozzatura.
Si tratta nello specifico di soluzioni tecniche assolutamente sconsigliabili che sono state puntualmente stigmatizzate nella proposta di nuovo regolamento del verde pubblico della Città di Asti proposto da Ordini professionali e associazioni ed in corso di definizione da parte dell'Assessorato competente...

A cura della Rete Asti Cambia.

Quasi tre anni fa nasceva Asti Cambia, una rete di cittadini, associazioni e organizzazioni della società civile - apartitica e spontanea - pensata come iniziativa "dal basso" per rendere la cittadinanza protagonista attiva nel contrastare i rischi derivanti dall'inquinamento atmosferico cittadino, sollecitare gli amministratori locali ad adottare provvedimenti urgenti, richiamare tutti noi a uno stile di comportamenti rispettosi della salute e generare, dunque, un cambio di prospettiva collettivo...

A cura del Comitato Spontaneo del Quartiere San Fedele.

Ci risiamo... Dopo gli episodi dei mesi scorsi, un altro furgone prima e un bagno chimico di un'impresa edile poi, sono andati a fuoco.
Gli abitanti del quartiere San Fedele ora sono proprio stanchi e si domandano come sia possibile che simili episodi si ripetano e si concludano, a quanto pare in tempi brevissimi, con la cattura dei responsabili, senza che si riesca a porvi fine...

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