di Alessandro Mortarino.

La già "colorita" vicenda dell'impianto di teleriscaldamento proposto all'interno dell'ospedale di Asti si è arricchita, in settimana, di ulteriori nuovi dettagli che meriterebbero di essere raccontati da un buon narratore. Fino ad oggi abbiamo cercato di essere molto pragmatici e di contrapporre dati tecnici ad ipotesi tecniche, ma diciamocelo francamente: che noia ! Permettetemi, allora, di cambiare registro. Per una volta. E raccontarvi in modo "terra terra" la vera questione, usando qualche esempio di buon senso e un filo di ironia ...


Davanti ad una sala affollata da almeno 200 astigiani, persone “comuni” particolarmente attente al processo autorizzativo per l’impianto di teleriscaldamento proposto all’interno dell’Ospedale Cardinal Massaia, si è svolto ieri in Provincia l’atteso contradditorio pubblico tra associazioni, comitati e cittadini e la società Asti Energia e Calore SpA, già rinviato all’ultimo minuto a marzo per volontà della stessa azienda. Secondo le regole del “question time”, otto portatori di interessi sociali hanno avuto 5 minuti a testa per formulare critiche e domande ad AEC, che in 7 minuti poteva fornire le proprie risposte per poi consentire a ciascuno altri 2 minuti di controreplica.
Come prevedibile, AEC ha puntualmente sciorinato dati per riaffermare per l’ennesima volta il suo “mantra” sulla bontà del progetto e il suo insignificante (e addirittura migliorativo) impatto ambientale. Ma non è cosi ...



A cura di Cittadinanzattiva, Legambiente Asti, Legambiente Valtriversa, Stop al Consumo di Territorio, Forum Salviamo il Paesaggio, Tempi di Fraternità, Paolo Montrucchio e 3000 cittadini.

Apprendiamo con vivo interesse che nell’ambito della seconda edizione di “Asti-Fest, Festival dell’architettura astigiano” organizzato dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Asti (che si terrà dal 1 al 28 maggio) il tema principale trattato sarà quello della RI-GENERAZIONE URBANA, suddiviso nei suoi tre argomenti principali, “Il riuso dei contenitori dismessi”, “La rigenerazione dello spazio pubblico”, “La riqualificazione degli edifici esistenti”. Tutto questo sta a sottolineare, ancora una volta, l’attenzione che questo Ordine dimostra, nei confronti delle tematiche territoriali ed ambientali, della conservazione e della valorizzazione del Paesaggio, inteso nella sua accezione più ampia e completa del termine, del corretto uso del suolo, della conservazione del patrimonio edilizio esistente, soprattutto di quello di più significativo interesse pubblico ….



di Mario Paracchino.

Nella rubrica Lettere Opinioni & Commenti de “La Nuova Provincia” del 25 Marzo 2016 è comparsa la risposta, a firma congiunta Sindaco Fabrizio Brignolo e Presidente ASP Giovanna Beccuti, ad una mia lettera inviata qualche giorno prima al giornale (e riportata anch’essa integralmente sulla stessa pagina) e ad Altritasti.
La risposta di Brignolo/Beccuti, seppur anticipata dalla necessità di “fare chiarezza ed evitare disinformazioni” contiene elementi che necessitano di ulteriore approfondimento in quanto insufficienti a dare una risposta oggettiva alle domande poste ...

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