di Alessandro Mortarino.
Con un certo stupore leggo su "La Stampa" di venerdì 20 giugno un'affermazione di Luigi Schiappapietra, "tycoon" dell'omonima holding finanziaria proprietaria di Cerere SpA, l'azienda proponente il controverso impianto industriale per la produzione di alimenti per animali domestici nella buffer zone Unesco di Castagnole delle Lanze. Lo stupore deriva dalle sue parole in libertà, che additano le nefandezze della pubblica amministrazione (uno sport nazionale abituale). Peccato che rappresentino l'opposto di quanto da lui stesso dichiarato durante l'assemblea pubblica del 6 maggio scorso...
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