Lettera aperta della Federazione provinciale di Asti di Europa Verde Verdi ai Prefetti e Presidenti delle Province della Regione Piemonte.

La scrivente Federazione provinciale di Asti di Europa Verde Verdi, European Green Party, sollecitata da innumerevoli segnalazioni e da spiacevoli incidenti verificatosi nei territori piemontesi nei confronti di cittadini che, ignari del pericolo, si sono trovati nel bel mezzo di una o più battute di caccia agli ungulati non segnalate.
Molte Associazioni che si occupano di escursionismo e Guide Naturalistiche promotori di eventi, lamentano l’impossibilità di programmare escursioni con i loro clienti/turisti provenienti da ogni parte d'Italia e dall'Europa...

A cura di Co.M.I.S. - Coordinamento Mobilità Integrata e Sostenibile.

Scriviamo per evidenziare la spiacevole notizia dell’aumento del costo, in media del 3,6%, degli abbonamenti per i pendolari e dei biglietti singoli, approvato con una delibera dall’Agenzia della Mobilità Piemontese in ottemperanza ad una legge regionale del 2013. Riteniamo tale provvedimento inappropriato e ingiustificato in quanto non supportato da un servizio efficiente ed adeguato, e che ha suscitato un generale senso di indignazione da parte dei pendolari. L’acquisto di un qualsiasi titolo di viaggio, corsa semplice o abbonamento, determina la stipula di un contratto tra il cliente ed il vettore, che obbliga entrambi a rispettarne i dettami: da una parte il versamento del costo ed il rispetto delle regole di viaggio e dall’altra la corresponsione del servizio alle condizioni, orari e modalità stabilite dall’azienda fornitrice...

A cura di ARI-Associazione Rurale Italiana.

Anche in Italia come nel resto d’Europa assistiamo da qualche giorno ad una mobilitazione degli operatori del comparto agricolo.
All’interno di questa compagine multiforme non ci sono soltanto gli agricoltori classici che coltivano il proprio appezzamento di terra più o meno grande, ma anche moltissimi contoterzisti che sono la nuova formula con cui le grandi aziende si liberano dei braccianti e pagano ditte esterne per fare i lavori...

A cura del Gruppo d'Intervento Giuridico (GrIG).

Una delle innovazioni più rilevanti e meritevoli per rendere meno impattante sull’ambiente e le risorse ambientali l’attività svolta dalle Amministrazioni Pubbliche italiane in questi ultimi anni è certamente la previsione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) nei vari settori di attività...

Bilancio WWF sulle scelte del governo italiano in materia di tutela ambientale.

Il 2023 avrebbe dovuto essere un anno di svolta per le politiche ambientali del nostro Paese. Le premesse c’erano tutte grazie alla riforma della Costituzione, che nel febbraio 2022 ha modificato gli articoli 9 e 41 facendo entrare l’ambiente e la sua tutela tra i principi fondamentali della nostra Carta. Un passaggio giustamente definito “epocale”, “storico”, approvato con un consenso bipartisan (ad eccezione dell’astensione in vari passaggi di Fratelli d’Italia) ma che, ad oggi, non ha trovato applicazioni concrete né nell’azione del governo, né nell’attività legislativa del Parlamento. Il Governo ha dimostrato un vero e proprio disinteresse nei confronti dell’ambiente nonostante la riforma costituzionale lo abbia elevato a cardine del nostro tessuto istituzionale. Si può dire, anzi, che nell’ultimo anno si sia innestata una sostanziale marcia indietro nella quantità e nella qualità della protezione della Natura nel nostro Paese...

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