di Alessandro Mortarino.
ImageNelle ultime settimane, abbiamo provato a parlare del possibile inceneritore con parecchie persone incontrate casualmente in Asti e in provincia (sul treno, al mercato, nei negozi, in strada, sugli autobus ...), registrando opinioni e sensazioni alquanto variegate e forse degne di essere considerate da chiunque si appresti a sviluppare iniziative per fermare il nefasto progetto Galvagno/Armosino.
Abbiamo così deciso di provare a sommarle, classificarle, riassumerle ordinatamente e trasformarle in una sorta di “intervista surreale”. Che non vuole possedere alcuna velleità scientifico/statistica ma, a nostro parere, potrebbe suggerire (forse) possibili strade da percorrere per muovere una strategia della comunicazione rivolta non alle elite quanto alle masse: quell'opinione pubblica che può fare la differenza in qualsiasi azione di contrasto concreto ad un'opera di cui proprio potremmo – e vorremmo – fare a meno ...

ImageDal Comitato che si sta occupando (anzi: preoccupando) del progetto di nuova faraonica tangenziale attorno ad Asti, riceviamo questo simpatico, ironico ed istruttivo dialogo tra uno zio ed il proprio nipotino.
Ne approfittiamo per ricordarvi che la scorsa settimana il comitato Tso ha incontrato le Amministrazioni Provinciale e Comunale ed ha precisato la propria contrarietà alla proposta di opera.
Siamo, per ragioni già parecchie volte esposte pubblicamente e per mezzo degli organi di stampa, contrari a quest'opera e non pensiamo che le varianti proposte, per quanto migliorative e da apportare, possano cambiare questa nostra posizione” hanno detto i portavoce del Comitato ...

ImageIn queste settimane si sta parlando in continuazione, ad Asti, dell'utilità di un impianto TMB (Trattamento Meccanico Biologico) come completamento delle dotazioni tecnologiche presenti nel ciclo di gestione dei rifiuti della nostra provincia. Una possibilità ventilata nelle scorse settimane anche dal CBRA (Consorzio di Bacino per i rifiuti astigiani, cioè il Consorzio dei nostri 115 Comuni), che dopo attente analisi dei flussi di produzione e riciclo degli ultimi anni e di campionamenti del contenuto dei sacchetti di indifferenziata, ha convenuto sulla “virtuosità” dei cittadini astigiani e sul fatto che, con qualche minima “spinta” al miglioramento della gestione dell'indifferenziata, sia a portata di mano una situazione di eccellenza che indica quanto inutile risulti il ricorso alla possibile costruzione di inceneritori.
Proviamo, quindi, a raccontarvi l'esperienza del Centro Riciclo di Vedelago (Treviso) che gestisce dal 1999 un impianto di stoccaggio e selezione meccanica di rifiuti ai fini del recupero di materiali, aggiungendovi qualche dato relativo all'attuale nostro impianto di Valterza.

ImageDopo l’ennesima riunione tenutasi allo scopo di costituire un possibile unico Comitato contro l’inceneritore (o a favore di un’alternativa all’inceneritore …) - di cui potrete leggere la nostra cronaca a seguire – noi, cittadini e cittadine astigiani sottoscriviamo questa proposta ed invitiamo chiunque a sottoscriverla (sufficiente registrare un messaggio di adesione qui):
Per noi, dire “No” all'inceneritore significa affermare un diritto ed esprimere un giudizio su un modello sociale che non ci appartiene. Quindi, noi – da semplici cittadini, con il nostro solo nome e cognome – aderiamo da subito a tutti i Comitati che sapranno e vorranno sostenere questa primaria causa civica. Abbiamo la sensazione che ci siano migliaia di persone come noi. Forse basterebbe soltanto chiederglielo ...
Silvana Bellone, Filippo Chirone, Daniela Grassi, Alessandro Mortarino, Oscar Pastrone, Marisa Pessione, Egle Piccinini, Tiziana Valente, Roberto Zanna.

 

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Registrazione: Tribunale di Asti n. 7/2011 del 28.10.2011 - Direttore Responsabile: Alessandro Mortarino