di Alessandro Mortarino.
ImageLa notizia è di poche ore fa: il palazzo della Provincia di Asti sarà la cornice di un incontro “storico” fra gli Assessori all’Ambiente delle 6 Province del Piemonte orientale per la stipula della convenzione che ratificherà la futura politica comune a proposito di rifiuti. Con loro, ci sarà l’Assessore regionale all’Ambiente De Ruggiero.
L’appuntamento di questo “G7 di casa nostra” è per Venerdì 22 Febbraio, alle ore 10,30. Ma i “padroni di casa” devono essersi distratti: forse volevano “partecipare” l’evento come si conviene abitualmente, cioè con un “G8” … e dato che l’invito non è arrivato, gli Ambientalisti astigiani si sono dati appuntamento – in fretta e furia, chi può si faccia vedere …  – in piazza Alfieri per ricordare a tutti che “gli inceneritori NON servono” !

di Massimiliano Bosco, ingegnere e curatore scientifico dei lavori del coordinamento comitati Val Tiglione e Via Fulvia.
ImageVorrei sfatare il luogo comune su comitati ambientalisti, che, per molti, sorgono per dire “no” alla discarica, all’inceneritore o altro. Questi schemi non ci appartengono: basta leggere i nostri contributi su energia e rifiuti. Ridurre il problema alla sola scelta della tecnica di smaltimento è controproducente: perché non si ragiona sui dati di fatto? Perché non si parla di tonnellate/anno?

Quanti sanno che l’inceneritore di Vienna tratta solo il 12% dei rifiuti prodotti, perché tutto il resto è recuperato e riciclato e, comunque, si bruciano 250.000 tonnellate all'anno per un bacino più grande dell’intero ATO1 ?

di Alessandro Mortarino.
ImageNon è sempre chiaro a tutti il significato di termini quali “effetto serra” oppure “cambiamento climatico”. Per spiegarlo meglio, possiamo partire da qualche caso pratico, che ci tocchi “intimamente” nelle nostre abitudini e certezze quotidiane.
Da anni, circola uno studio scientifico che ipotizza che il surriscaldamento della crosta terrestre porterà ad uno sconvolgimento dei “terroir” della geografia mondiale dei vigneti. Fantasie ? A giudicare dal fatto che le grandi marche francesi dello Champagne stanno già piantando vigneti in Inghilterra …

di Gianfranco Miroglio.
ImageE’ finito il letargo.
E’ vero,  le mattine sono ancora gracili corazze di brina;… sono specchi di ghiaccio e piccole nicchie di neve raccolta in gomitoli cocciuti ai piedi di qualche riva e nei solchi più riparati di un rio: tutto ciò che resta di una speranza di autentico inverno, durata troppo poco.
Basta niente però - …qualche ora incerta, qualche attimo sospeso sulla razionalità - e le brevi magie dell’alba si squagliano in fretta.
Le  giornate sono già sole  e tepore; sono ombre rapide di passeri in volo; sono il richiamo anacronistico delle cornacchie infastidite  d’azzurro.
Nelle ore più calde, in pozzanghere di terra,  si affacciano addirittura dei fiori.

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