Nessun cittadino che voglia difendere il proprio ambiente e il proprio territorio, salvaguardando contemporaneamente il proprio portafoglio, può lavarsene le mani.
Quanto sta accadendo oggi in Italia nell’ambito della transizione energetica sta dando corpo ai peggiori incubi sulla sorte di boschi, campi, prati, paesaggi storici del nostro Bel Paese.
Il sacrosanto passaggio all’utilizzo delle fonti di energia rinnovabile (sole, vento, acqua) dalle fonti fossili tradizionali (carbone, petrolio, gas naturale) in assenza di pianificazione e anche di semplice buon senso sta favorendo le peggiori iniziative di speculazione energetica...

di Alessandro Mortarino e Federico Sandrone*

Da un paio di anni a questa parte il tema del contrasto al consumo di suolo pare essere passato da emergenza nazionale ad argomento di secondaria importanza. Almeno così parrebbe scorrendo le molteplici attività del nostro Parlamento che, dal 2012, si è trovato a discutere del tema in virtù di decine di Disegni di Legge presentati dalle più diverse forze politiche senza giungere ad una conclusione, cioè ad una promulgazione normativa prima della loro decadenza causata dal termine delle legislature in corso.
Eppure, ognuno di questi Disegni di Legge si basava su una serie di assiomi preliminari che contenevano e condividevano il concetto di “emergenza” derivante, per l’intero nostro Paese, dal depauperamento e dal consumo del suolo, risorsa non rinnovabile e non sostituibile, elemento di vita, bene comune.
Possibile, dunque, che questa “emergenza” sia passata e non rappresenti più un rischio per i cittadini italiani?...

Il Forum Salviamo il Paesaggio organizza un webinar (lunedì 25 marzo, alle ore 21) sulla corretta interpretazione dell'Articolo 42 della Costituzione, che vedrà protagonista un Relatore di grande spessore: il Vicepresidente Emerito della Corte costituzionale Paolo Maddalena. Con il suo contributo, si andrà a riflettere sul significato giuridico che questo articolo della nostra carta costituzionale indica quando recita: “La proprietà è pubblica o privata. I beni economici appartengono allo Stato, a Enti o a privati. La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti”...

di Raúl Zibechi.

L’1 per cento più ricco sta costruendo rifugi sicuri per sopravvivere a possibili collassi ambientali, sociali e nucleari. La tendenza non è nuova, ma si è moltiplicata dopo la pandemia e l’invasione dell’Ucraina. Soprattutto sono cambiate le modalità, in sintonia con i tempi del neoliberismo.
Le centinaia di siti web che offrono rifugi o bunker assicurano che gli affari sono in aumento: secondo il New York Post (4/4/20), negli Stati Uniti c’è stata una crescita del 400 per cento, mentre una società berlinese, secondo un comunicato della Deutsche Welle (1/18/23), dice che le consultazioni del sito web si sono centuplicate...

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