A cura di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta.

Nonostante dei timidi miglioramenti, in Italia la transizione ecologica dei trasporti è ancora troppo lenta. A pesare soprattutto sul trasporto su ferro sono i continui ritardi infrastrutturali, i treni poco frequenti, le linee a binario unico, la lentezza nella riattivazione delle linee ferroviarie interrotte, chiuse e dismesse, e poi le risorse economiche inadeguate. Dall’altra parte, il trasporto pendolare risente ancora degli effetti della pandemia: seppur cresciuto, il numero dei pendolari non raggiunge ancora i livelli del periodo pre-pandemico.
È quanto denuncia Legambiente nel nuovo rapporto Pendolaria 2023, in cui fa il punto sul trasporto su ferro in Italia - indietro rispetto agli altri Paesi europei - con un’analisi sul presente e futuro di questo settore...

A cura del Consiglio Regionale di Italia Nostra Piemonte-Valle d'Aosta.

Italia Nostra onlus Consiglio Regionale Piemonte è intervenuta a scadenza di legge, indirizzando al tavolo di VAS della Regione Piemonte, le proprie argomentate osservazioni sul documento Prae - Piano Regionale delle Attività Estrattive - che, controdedotto, verrebbe poi presentato nell’aula del Consiglio Regionale per la sua approvazione. Tale strumento di pianificazione è previsto dalla legge Regionale 23/2016 che con il Prae intende disciplinare il settore delle attività estrattive nell’arco del successivo decennio dalla data di sua approvazione.
Nel suo complesso si configura come regalo agli interessi di cavazione, oggi tamponati da vincoli in essere, già troppo spesso elusi, in territori di grande fragilità ambientale e paesaggistica...

A cura di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta.

Laghi e fiumi in forte sofferenza, quasi in secca come la scorsa estate, mentre in montagna è scarsa la neve accumulata. È quanto sta accadendo in Italia, a metà febbraio, complice l’aumento delle temperature superiori ai valori di riferimento, le scarse precipitazioni e a una crisi climatica che non guarda in faccia a nessuno. Il risultato è una nuova ondata di siccità, o meglio un’emergenza siccità in realtà mai finita, denuncia Legambiente, con corsi d’acqua che hanno raggiunto uno stato di severità idrica “media” in tre delle sette autorità di distretto secondo gli ultimi bollettini emanati dalle stesse in questi ultimi mesi. Ossia il distretto idrografico del Fiume Po, quello dell’Appennino settentrionale e quello dell’Appennino centrale. Preoccupante anche la carenza di neve, con il 53% in meno sull’arco alpino, e in particolare il bacino del Po, con un deficit del 61%. (Fonte, CIMA Research Foundation)...

Associazioni e Movimenti chiedono rettifica alla Regione Piemonte per evitare sia impedito il diritto d’espressione.

Un folto novero di Organizzazioni civiche piemontesi ha inviato oggi un messaggio congiunto alla Regione per richiedere un urgente intervento correttivo al documento che lo stesso Ente ha sottoposto all’attenzione di tutta la cittadinanza all’interno del processo partecipativo che intende disciplinare le attività estrattive in materia di cave.
Trattandosi di un intervento tecnico, le Organizzazioni ritengono che alcune preliminari affermazioni contenute nel documento rischino di invalidare qualunque analisi e proposta alternativa da parte dei soggetti per altro invitati a suggerire modifiche e miglioramenti alla bozza di Piano presentata, suonando come una sorta di delegittimazione e pregiudizio nei confronti di chi dovesse esprimere visioni differenti, che per le tematiche cui si riferisce e il contesto ambientale dei nostri giorni appare di particolare delicatezza e dovrebbe invece indurre a un sereno percorso di partecipazione civica, il più esteso possibile...

“Soddisfazione per una battaglia vinta a tutela della natura”.

Il 31 gennaio è stato pubblicato sul sito della Provincia di Asti il provvedimento con il quale si annuncia il rigetto della richiesta proposta (per la seconda volta in sette anni) dalla Società Monferrato che intendeva realizzare un crossodromo in località Valenzani a Castagnole Monferrato.
Il  progetto, a forte impatto ambientale, è stato archiviato per “difetti di presupposti rilevanti per l’autorizzazione”. Le motivazioni del rigetto si fondano sinteticamente su due aspetti: si è rilevato che manca la piena disponibilità delle aree e dell'esecuzione delle “verifiche dell'impatto acustico sui recettori individuati”...

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