Pagine come foglie: da leggere una dopo l’altra, con attenzione, e da abbandonare presto alla loro sorte. Da lasciare, se più fortunate, su una panchina: anzi, meglio ancora, ai piedi di un albero. Come foglie che a terra possono trasformarsi in fiori variopinti. O in ricordi, destinati a volar via nelle nostalgie e malinconie che questo tempo solleva a sciami...