di Paolo Baldi.

In questi giorni freschi e di instabilità atmosferica spesso la finestra di casa è aperta sul cortile. Non c’è, da un po’ di tempo, la solita atmosfera: la campagna è silenziosa.
Per me, scappato in adolescenza da una Genova sempre più in decadenza, con il porto in espansione che si mangiava le belle spiagge bagnate da un mare pescoso, la campagna significava vita all’aria aperta, senza orari, circondato da una natura varia, rumorosa e ammaliante. Le colline offrivano un paesaggio variegato, essendo coltivate non esclusivamente a vigneto e noccioleto, con prati tagliati al momento giusto e un po’ di bosco governato. Di frequente usava ancora tra i contadini, per la scarsa meccanizzazione, lavorare fianco a fianco per la fienagione, il taglio del grano, la sfogliatura del mais e la vendemmia...

A cura di WWF Italia.

Sostituire il folklore alla scienza condanna il nostro paese ad altre tragedie.

In questi giorni di emergenza e di vicinanza alle popolazioni colpite dall’alluvione e dalle frane in Emilia-Romagna, purtroppo si sono succedute affermazioni di importanti esponenti politici e della cultura che hanno dimostrato di non avere alcuna idea delle reali cause di quanto accaduto e di quali soluzioni potranno evitare in futuro il ripetersi di tragedie come questa. Mentre per il COVID si è avuto il buon senso di affidarsi agli scienziati, sul dissesto idrogeologico e soprattutto sulla crisi climatica il dibattito pubblico è si svolge senza le necessarie conoscenze ed è purtroppo influenzato da vere e proprie fake news...

di Marco Bersani, Attac Italia e Cadtm Italia.

Le terre di Romagna vengono allagate per la seconda volta in un mese e le istituzioni a tutti i livelli gridano all’emergenza. Dizionario alla mano, emergenza significa circostanza non prevista. È esattamente questo il nodo su cui punta la narrazione dominante, quando non scade nella farsa, additando all’iper produttività delle nutrie la causa della rottura degli argini di ben 23 fiumi e corsi d’acqua...

Il settore dei trasporti è responsabile di circa un quarto delle emissioni totali di CO2 in Europa, il 71,7% delle quali viene prodotto dal trasporto stradale, secondo i dati dell'Agenzia Europea dell'Ambiente.
Il trasporto stradale è, dunque, responsabile di circa un quinto delle emissioni totali nell'UE, che nel tentativo di limitare le emissioni di gas serra e contribuire a contrastare efficacemente il cambiamento climatico (o, per meglio dire, la piena emergenza climatica), ha fissato l’obiettivo di ridurle entro il 2030 del 60% rispetto ai livelli del 1990 e del 90% entro il 2050…

di Linda Maggiori, da Faenza.

Dopo l’alluvione che ha sconvolto Faenza e altre città della Romagna, si cerca il colpevole, e come spesso accade l’uomo incolpa le altre specie, animali o piante.
De Pascale, sindaco di Ravenna ha già affermato che è ora di tagliare tutti gli alberi presenti nell’alveo dei fiumi e non avere pietà con le tane di nutrie ed istrici.
Detto fatto, per placare la rabbia popolare sui ritardi negli allarmi e sugli ingenti danni, sono già partiti anche i primi “rilevanti” interventi di sfalcio e chiusura delle tane (destinando quindi a morte certa gli animali che si trovano ancora dentro). Ma davvero dobbiamo eliminare ogni forma di vita animale e vegetale che popola i fiumi per ridurre il rischio di nuove esondazioni?...

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