di Filippo Bruni.

A imbrattare non solo i monumenti siamo ogni giorno tutti noi. Con una differenza sostanziale: la vernice con la quale avveleniamo la terra non è lavabile. Lettera di uno studente universitario.
Abbiamo sentito nelle ultime settimane sollevarsi canti di indignazione in occasione delle vandalizzazioni messe in atto dall’associazione ambientalista Ultima Generazione. Vorrei qui prendere in analisi tali fatti a partire dalla ricezione che essi hanno avuto nell’opinione pubblica. La questione da cui partire è: che cos’è che genera sdegno nelle persone che assistono a tali imbrattamenti?...

di Guido Viale.

Dilaga il negazionismo climatico e ambientale. Quello concreto. Quello effettivo. Finché la disputa si svolgeva all’interno della comunità scientifica, i negazionisti – in Italia guidati prima dal professor Zichichi, “lo scienziato di Andreotti”, poi da Paolo Prodi, il fratello scemo di Romano – sono sempre stati una piccola minoranza in continua diminuzione, ancorché ben foraggiata dall’industria dei fossili. Imperversavano sui media con affermazioni perentorie che avevano poi un vago riflesso nelle rare discussioni sul tema che si svolgevano nei bar e ai giardinetti. Greta Thunberg, con il suo appeal mediatico, ha imposto una svolta ai media (certo, non tutti, provate a leggere Libero…), che da allora hanno cominciato a prendere sul serio l’argomento: mai, o quasi, comunque, in prima pagina o in apertura dei notiziari. E che “il problema” ci sia, e sia serio, ormai non lo nega quasi nessuno...

La denuncia di Comitato per il Territorio delle Quattro Province, Gruppo di Intervento Giuridico, Italia Nostra Piemonte, LAV Piemonte, Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, Lipu, Mountain Wilderness Italia e Pro Natura Piemonte: “Danni all’agricoltura usati come pretesto per ridurre il Parco e l’Area Contigua e quindi poter andare a caccia; è ampiamente documentato che l’attività venatoria tradizionale non è la soluzione del problema cinghiali. Il consiglio del parco delibera contro l’ente che rappresenta con forti e inaccettabili ingerenze della Regione.”...

A cura di Pro Natura Piemonte.

La nostra associazione esprime all'Amministrazione regionale la propria preoccupazione per il crescente acquisto di terreni agricoli da parte di aziende che intendono installare pannelli fotovoltaici e condivide la decisa azione della Coldiretti e di altre organizzazioni agricole Nell’ottica, pur da perseguire, di ridurre le emissioni di gas serra, si sta rafforzando sempre più la tendenza ad installare nuovi campi fotovoltaici su terreni liberi.  Al di là della tutela del paesaggio, che è pure di fondamentale importanza per l’economia e per la qualità della vita, di fatto l’installazione di pannelli fotovoltaici a terra comporta un ulteriore consumo di suolo che dovrebbe essere evitato...

A cura di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta.

Nonostante dei timidi miglioramenti, in Italia la transizione ecologica dei trasporti è ancora troppo lenta. A pesare soprattutto sul trasporto su ferro sono i continui ritardi infrastrutturali, i treni poco frequenti, le linee a binario unico, la lentezza nella riattivazione delle linee ferroviarie interrotte, chiuse e dismesse, e poi le risorse economiche inadeguate. Dall’altra parte, il trasporto pendolare risente ancora degli effetti della pandemia: seppur cresciuto, il numero dei pendolari non raggiunge ancora i livelli del periodo pre-pandemico.
È quanto denuncia Legambiente nel nuovo rapporto Pendolaria 2023, in cui fa il punto sul trasporto su ferro in Italia - indietro rispetto agli altri Paesi europei - con un’analisi sul presente e futuro di questo settore...

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