di Giuliana Cupi.

Proprio adesso che pensavamo che, una volta calcolato il fantomatico numero degli esodati (operazione che pare stia richiedendo ai competenti tecnici che ci governano gran profusione di energie intellettuali), l'argomento pensioni fosse tristemente concluso scopriamo che altre pessime novità ci attendono. L'FMI ha infatti finalmente annunciato chiaro e tondo che il dramma del giorno è l'innalzamento della vita media e il carico di spesa previdenziale e sanitaria che ne consegue, carico che manco a dirlo si sta rivelando insostenibile. Ancora una volta urge una riflessione più attenta e approfondita ...


Anche quest’anno è arrivata la cosiddetta “emergenza braccianti”, con qualche mese di anticipo rispetto alle previsioni. La crisi economica colpisce duramente gli anelli più deboli della catena produttiva, i migranti sono costretti  a spostarsi  continuamente alla ricerca  di  un lavoro privilegiando le rotte già battute nelle stagioni precedenti. Dopo un difficile inverno al sud, penalizzato dai processi di globalizzazione del mercato ortofrutticolo che hanno favorito l’abbassamento selvaggio dei prezzi, la svalutazione della forza  lavoro e la minore richiesta di manodopera, i migranti africani (e non solo) si sono rimessi in viaggio e sono tornati a stendere i loro cartoni sulle banchine della stazione di Saluzzo in questo scorcio di primavera ...


di Marco Allegretti, Presidente dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Asti.


E' di questi giorni il cosiddetto "Decreto liberalizzazioni", che dovrebbe incidere anche sulla vita degli Ingegneri. In realtà non è un fatto nuovo: è solo il sistematico, ciclico ritorno dell'uguale. Gli Ingegneri sono già liberi perché hanno scelto questo mestiere, lo hanno sudato e conquistato senza nessun tipo di rendita pregressa. Nessuno ce lo ha impedito, ma nessuno (e mi riferisco allo Stato) ci ha nemmeno favorito in questo ...


di Luca Mazzucco.

Ero tornato da poche ore, l’ho visto, per la prima volta, era alto, bello, forte e odorava di olio e lamiera. Per anni l’ho visto alzarsi alle quattro del mattino, salire sulla sua bicicletta e scomparire nella nebbia di Torino, in direzione della Fabbrica. L’ho visto addormentarsi sul divano, distrutto da ore di lavoro e alienato dalla produzione di migliaia di pezzi, tutti uguali, imposti dal cottimo. L’ho visto felice passare il proprio tempo libero con i figli e la moglie ...

Imagedi Marisa Pessione.

Da tempo sento dire che la vera priorità per rilanciare l'economia nazionale sarebbe quella di dare garanzie occupazionali stabili ai giovani in cerca di lavoro e di creare un nuovo concreto patto tra le generazioni; riflettendoci su, ho pensato che mai come oggi sarebbe forse utile che fossero proprio i meno giovani a fare il primo passo e proporre - dal "basso" - un loro prepensionamento che assegni i posti così vacanti ad altrettanti giovani, a tempo indeterminato. Con un'operazione che non costi un euro in più allo Stato e, attraverso qualche piccolo sacrificio volontario, accontenti giovani e meno giovani. Provo a spiegarlo, augurandomi che tra i lettori di AltritAsti ci sia qualcuno più esperto in materia per aiutarmi ad approfondire la proposta ...

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