di Marco Bersani, Attac Italia.

Con l’arrivo alla presidenza Usa di Donald Trump, la guerra in Ucraina sembra avviarsi a una svolta. L’inizio dei negoziati diretti fra i governi di Usa e Russia, oltre a confermare il definitivo suicidio dell’Unione europea come soggetto politico globale, stimola in tutti gli osservatori un’inevitabile domanda: chi potrà dire di aver vinto la guerra? Quesito a cui è difficile dare risposta se non in negativo: sicuramente la guerra l’hanno persa i popoli, in termini di morti, devastazione sociale e ambientale, distruzione di economia, reddito, relazioni e democrazia...

A cura dell'Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università.

Considerata la sempre più invasiva presenza delle Forze Armate e di Polizia all’interno delle scuole che l’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università monitora e denuncia quotidianamente come inaccettabile invasione di campo in un clima generale caratterizzato da una crescente propaganda militare e da una folle corsa agli armamenti, proponiamo ai genitori e alle genitrici che come noi ripudiano la guerra, un agile strumento da presentare alle scuole all’atto di iscrizione dei propri figli e delle proprie figlie - o in qualsiasi altro momento dell’anno si ritenga opportuno - al fine di contribuire ad arginare quella che noi consideriamo una pericolosa frana culturale...

di Daniele Allara.

Giovedì 20 febbraio presso il Foyer delle Famiglie si è tenuto l'incontro "RD Congo: il dramma di un popolo, affare anche nostro", organizzato dalla Rete Welcoming Asti. Di fronte a un interessato e attento pubblico, si sono confrontate due persone di alto spessore umano e professionale, grandi conoscitrici della realtà congolese e del sanguinoso conflitto in corso ormai da molti anni in particolare della regione del Nord e Sud Kivu...

A cura del Movimento Nonviolento.

Cinque passi di strategia nonviolenta contro la guerra. Una zona smilitarizzata dal Mar Bianco al Mar Nero. Moratoria nucleare e Corpi Civili di Pace Europei.
Ciò che sta avvenendo è la spartizione territoriale dell’Ucraina tra Russia e Stati Uniti, dopo tre anni di sanguinoso conflitto, un milione di morti, danni materiali ed economici incalcolabili, sofferenze ed impoverimento generale. La Russia otterrà l’espansione regionale in Crimea e Donbass, gli Stati Uniti metteranno le mani sulle “terre rare”, mentre l’Europa sta a guardare e l’Ucraina ne esce commissariata...

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