Oggi lo fanno altri tre paesi europei, Spagna, Irlanda e Norvegia. L’Italia riconosca lo Stato di Palestina e sostenga la Corte Internazionale di Giustizia e la Corte Penale Internazionale.

“Bisogna assicurare il dominio incontrastato del diritto e l’infaticabile ricorso al negoziato, ai buoni uffici e all’arbitrato, come proposto dalla Carta delle Nazioni Unite, vera norma giuridica fondamentale” (Papa Francesco, Fratelli tutti).

“Bruciati vivi”. Negli ultimi giorni, decine di bambini e donne palestinesi sono stati uccisi così, dal fuoco delle tende in cui si erano rifugiati nel disperato tentativo di sfuggire ai bombardamenti più indiscriminati della storia. Mentre le immagini dell’orrore scorrono e si incollano in tempo reale negli occhi del mondo, oggi tre paesi europei, Spagna, Irlanda e Norvegia, riconoscono formalmente lo Stato di Palestina. Perché lo fanno? Perché non lo fa anche l’Italia?...

di Paolo Candelari.

Arena 24: riprende la serie degli incontri arena di pace che hanno caratterizzato lo sviluppo di un bello e forte movimento della pace a partire dagli anni’80; la prima venne convocata nel 1986.
Questa volta aveva una particolarità: ospitava Papa Francesco, l’unica autorità mondiale che in questi tempi bui parla di pace, si ostina a dire che la guerra è il male, sempre, distrugge senza costruire, uccide senza risolvere nessun conflitto. L’ha ripetuto sabato scorso, alla presenza di circa 12000 persone, che l’hanno accolto con entusiasmo...

Ad Asti, giovedì scorso 9 maggio, in occasione delle #GDAMS 2024, promosse da GCOMS - Global Campaign on Military Spending e Rete Italiana Pace e Disarmo, ha avuto luogo un partecipato presidio per la Pace e contro le spese militari. In piazza San Secondo si sono ritrovate più di cento persone per manifestare in modo colorato e assolutamente nonviolento la propria contrarietà alla politica della guerra e dell’aumento delle spese militari. Queste ultime nel 2023 hanno raggiunto la cifra record di 2.443 miliardi di dollari (+6,8% rispetto al 2022)...

di David Harvey.

Allo stesso modo in cui gli anni Trenta portarono alla guerra, la Terza Guerra Mondiale è già in corso? Perché nel 1937 in Gran Bretagna si cominciò a parlare apertamente della possibilità di una guerra globale. E ora stiamo cominciando a vedere emergere quel tipo di discorso non soltanto su ciò che sta accadendo in Ucraina, ma ovviamente su ciò che sta accadendo a Gaza e così via...

Noi bambine e ragazzi, giovani, donne e uomini, nonne e vecchi della minima comunità della Valle Andona viviamo nel pianto la guerra in Israele. Terminata questa guerra, ne nascerà un’altra. Così e avvenuto dalla creazione dello Stato di Israele nel maggio del 1948 ad opera dell’ONU. E intanto le nazioni che circondano Israele si doteranno di armi nucleari. Sara la fine della terra. Il popolo ebreo da vittima di infiniti olocausti sarà trasformato in carnefice...

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