di Domenico Massano.
Di fronte ad un contesto globale che sembra saper solo più parlare il linguaggio della violenza, dello scontro, della prevaricazione e della guerra, è non solo utile ma, forse, necessario, avviare una riscoperta della nonviolenza e di una resistenza che si basi su di essa per provare ad arrestare questa pericolosa deriva e le sue drammatiche conseguenze.
Un compito, però, non semplice e che deve attraversare alcune ambiguità, visto che sempre più spesso le stesse richieste di pace, di diritti umani, di giustizia sociale ed ambientale sono considerate quasi come dichiarazioni di guerra, e chi le avanza è trattato alla stregua di un violento o di un nemico della società, testimoniando come tutte le parole possono essere manipolate, e i loro significati possono essere distorti...