di Anna Bosia, Uniti per Asti.

Con una serie di colpi bassi estivi il Sindaco di Asti ha dimostrato la sua concezione della politica e della democrazia: prima respingendo in Consiglio Comunale la pratica sul quorum per i referendum cittadini, poi rifiutando  il confronto pubblico con i promotori del comitato contro il teleriscaldamento ed infine sbattendo la porta in faccia a quei cittadini (circa mille, di cui 400 con firma autenticata) che hanno chiesto una consultazione popolare promossa del Sindaco stesso ...



di Tiziana Valente, Tribunale per i Diritti del Malato/Cittadinanzattiva ONLUS.

Siamo molto lontano evidentemente dal poter serenamente e proficuamente parlare di strategie di democrazia partecipata e la consultazione non è che uno strumento che, se anche usato, non testimonia un avvenuto cambio di rotta, di mentalità circa i criteri di rappresentanza dei cittadini perché questi "vengono coinvolti nella definizione o nella istruzione di una decisione che resta interamente nelle mani dell’amministrazione" (come dice Giovanni Moro in "Cittadini e pubblica amministrazione", in Formez, Innovazione amministrativa e crescita. Rapporto con raccomandazioni, volume IV - Cittadinanza amministrativa, Formez, Roma 2008) ...



di Alessandro Mortarino.

L'amministrazione e il consiglio comunale di Asti approvano il nuovo piano commerciale cittadino, che prevede l'azzeramento di qualunque nuovo grande insediamento commerciale «L1» e «L2», cioè delle dimensioni di Agrivillage o Porta del Monferrato. «Evviva», gridano gli attivisti del Movimento Stop al Consumo di Territorio Astigiano, affannandosi a redigere rapidamente un comunicato stampa per rivolgere un plauso alle oculate scelte della politica astigiana. Ma la "politica", si sa, è un soggetto atipico, forse un animale simile all'araba fenice, e le sue regole hanno le sembianze di Penelope e della sua tela: ciò che si fa di giorno, si disfa la notte. O, forse, le strategie della politica sono troppo sottili per essere comprese dal popolo bue ? Un breve resoconto di una situazione capovolta in poche ore, in tre sole mosse ...



Il Consiglio comunale di Asti ha dibattuto la richiesta di modifica del regolamento sull’Istituto della partecipazione popolare formulata attraverso una petizione sottoscritta da oltre 500 cittadini e avanzata da cinque consiglieri di minoranza. La modifica richiesta era quella di consentire referendum cittadini (nella circostanza specifica legato al progetto di teleriscaldamento urbano) senza alcun quorum, attualmente vincolato al voto di almeno la metà dei cittadini iscritti nelle liste elettorali del Comune. E la decisione della maggioranza del consiglio comunale, come si temeva, è stata negativa: nessuna modifica al regolamento, dunque niente quorum zero ...



di Alessandro Mortarino.


Nonostante la calura, il Comitato Spontaneo di cittadini nato ad Asti per mettere in luce gli aspetti critici insiti nel progetto di Teleriscaldamento continua la sua paziente opera di divulgazione di informazioni e approfondimenti tecnici. E lo fa in un modo singolare e coinvolgente: non in silenziose stanze carbonare ma nel cuore verde della città, all'aperto, di sera, a contatto e assieme a tutti i cittadini che vogliano esprimere un loro punto di vista, mettersi in gioco o semplicemente raccogliere notizie e dati indipendenti. Giovedì 9 luglio alle ore 21, l'assemblea "naturale" del Comitato sarà nel Parco Rio Crosio, in alto (ingresso via Torretta), proprio davanti al punto dove la centrale dell'impianto di riscaldamento potrebbe essere edificata: ci sarete anche voi ? ...

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