di Gino Scarsi.
Leggo l’intervista di Malò all’ex Presidente della provincia Quaglia e resto letteralmente basito. Quaglia, un ultrasettantenne come me, lo conosco da una vita, era già un Presidente a vario titolo negli anni ’90, e io da vicesindaco del mio paese (Canale), lo consideravo un democristiano “Bonus”, un popolare, vagamente riferito alla cerchia delle Tine Anselmi e degli Zaccagnini. Ritrovarlo negli anni, immarcescibile Presidente inserito qua e là, mi confermava di un uomo dinamico e attivo, col messaggio che è possibile restare nell’agone politico con la ventilata saggezza dei vecchi (saggezza che secondo me dopo i settanta dovrebbe essere elargita gratuitamente come volontariato e non pagata, ma questo come messaggio generale e non in particolare rivolto a qualcuno)...