ImageIl termine “Bioregione” deriva dal greco bios (vita) e dal latino regere (governare). Si tratta, quindi, di un luogo/territorio geografico omogeneo in cui dovrebbero essere predominanti le regole dettate dalla natura e non le leggi che, troppo spesso, l'uomo ha definito artificialmente a proprio uso e consumo. Ognuno di noi vive all'interno di una Bioregione e ciò che dovremmo imparare a fare è di riconoscerla, ritrovarsi in essa come nella propria casa e conoscerne tutte le potenzialità e le risorse naturali, sociali e culturali, alla ricerca di un modo di vivere sostenibile e locale in armonia con le leggi della natura e con tutti gli esseri, viventi e non viventi.

Vi proponiamo un “test” per imparare a riconoscere il “vostro” territorio …

ImageE’ con orrore che apprendiamo della decisione del Presidente del Consiglio Romano Prodi sulle ecoballe della Campania: almeno 7 milioni di tonnellate  (che di eco non hanno nulla, ma sono solo rifiuti tal quali), accatastate in buona parte a Giugliano.
Si tratta dell’ordinanza n. 3657 del 20 febbraio 2008: “Disposizioni urgenti per fronteggiare l’emergenza nel settore dei rifiuti nella regione Campania”.
La disposizione che lascia più stupefatti è quella contenuta nell’articolo 4: “Per accelerare  le iniziative finalizzate al superamento dello stato di emergenza, in particolare per consentire la messa in esercizio in tempi rapidi dell’impianto di termodistruzione di Acerra, è autorizzato il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti contraddistinti dai codici Cer 191212, 190501 e 190503 (rispettivamente le ecoballe campane, la frazione organica non stabilizzata, ossia l’ex fos, e il compost fuori specifica) presso detto impianto, assicurando comunque il rispetto dei livelli delle emissioni inquinanti già fissati nel provvedimento di autorizzazione.

di Federico Valerio, direttore del Dipartimento di Chimica Ambientale dell'Istituto Tumori di Genova.
ImageA Vienna, l’ idea di realizzare un inceneritore nel quartiere di Spittelau risale al 1969, nell’ambito dell’ampliamento della rete di teleriscaldamento già operativa e la scelta del sito, allora, fu motivata dall’avere il più vicino possibile gli edifici da teleriscaldare, in particolare l’ospedale di Vienna, a circa due chilometri dall’impianto.
Ovviamente, l’impianto realizzato negli anni 70 non era un granch’è in fatto di trattamento fumi e negli anni successivi l’impianto fu necessariamente sottoposto a progressivi miglioramenti e agli inizi degli anni 90, insieme al completo rifacimento della linea di trattamento dei fumi, si decise di affidare ad un vulcanico architetto (Friedensreich Hundertwasser) il restyling estetico dell’impianto.

ImageCon assoluta puntualità, il Sindaco di Asti Giorgio Galvagno ha replicato alla “Lettera Aperta” inviatagli dal coordinamento dei Comitati della Valtiglione e della Via Fulvia, così come l’Assessore provinciale all’Ambiente Giorgio Musso ha risposto al quesito del nostro Alessandro Mortarino “dov’è finito il Piano Energetico Provinciale ?”.
Due risposte assai differenti sotto il profilo della forma, ma dalla medesima sostanza e così riassumibili: grazie per i suggerimenti, ma noi sappiamo già che cosa faremo. Invece … ! Infatti …

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