di Giancarlo Dapavo, circolo Gaia di Legambiente Asti.

Image La situazione dell'ecosistema urbano nella città di Asti è in netto peggioramento dall'autunno/inverno del 2006, come si può facilmente desumere analizzando i dati della classifica recentemente pubblicata dal quotidiano “Il Sole 24 Ore” e realizzata in collaborazione con Legambiente nazionale.

Dalle tabelle si evince la condizione di Asti: dalla posizione n° 43 in cui veniva collocata nell'indagine 2007, oggi la troviamo alla posizione n° 52 della classifica 2008, addirittura inferiore alla media nazionale ...

di Mario Malandrone, Asti Social Forum.
ImageLeggo con interesse l'articolo comparso nei giorni scorsi su “La Stampa” dal titolo “dove dominano gru e ruspe”. Da poco sono tornato a vivere a Canova, dove mi legano le mie radici, e ho notato (non solo a Canova ma anche - in particolare - al Palucco e ad Asti ovest) in che modo si parli di sviluppo urbano in una zona che fortunatamente era stata finora mantenuta prettamente agricola. Insomma: nuovi centri commerciali a ovest, la Clinica Sant'Anna, il distributore a Canova, ma anche villette a schiera a Canova stessa, Valle Benedetta e Palucco e sulla bella collina della Torretta.
Molti stabili del centro andrebbero valorizzati; pare un paradosso che con tutte le proprietà dell'ASL, una clinica scelga di costruire ex-novo su terreno “vergine”, erodendo il patrimonio rurale e (magari) gonfiando tasche di proprietari di aree ...

di Carlo Sottile.
ImageGli Amministratori del Comune di Cassinetta di Lugagnano hanno approvato un “piano di governo del territorio a crescita zero”, dunque un piano di riqualificazione urbana e non un piano di espansione. E' una buona notizia. Sta per costituirsi un comitato di tutela del territorio Roero-Langhe-Monferrato, che assume il territorio come un bene comune. E' un'altra buona notizia.
Altri comitati con le stesse finalità si sono già costituiti altrove e se ne parla nel sito di Eddyburg (
http://www.eddyburg.it), che vi consigliamo di visitare.
L'urbanistica tenta di sottrarsi allo strapotere delle corporazioni che si nutrono di rendita urbana e di spericolate operazioni finanziarie ? Sembra di si, e allora dobbiamo dare una mano affinché questo avvenga al più presto. Dobbiamo far giungere ai proprietari dei suoli e ai costruttori, nonché a tutta la loro corte di professionisti,  l'idea che esiste un interesse pubblico al di sopra del loro tornaconto personale: l'idea che il progetto delle città e dei relativi sobborghi non è solo “affare loro” ...

di Alessandro Mortarino.
ImageSi è conclusa una settimana importante per l'ambientalismo astigiano: dopo il “tutto esaurito” registrato nel primo incontro pubblico tra Amministratori e Cittadini, altra grande partecipazione popolare nella sala consiliare della Provincia per l'attesa conferenza del professor Paul Connett e della sua strategia “Rifiuti Zero”.
E se il primo incontro ha consentito di mettere a fuoco l'esatto punto della situazione e le intuibili strategie delle amministrazioni riguardo al progetto di costruzione di un possibile inceneritore di rifiuti nell'astigiano, le parole di Connett hanno steso una sorta di pietra tombale sull'esile argomentare di quanti si ostinano a considerare l'incenerimento come una soluzione al problema della gestione dei rifiuti: una operazione che l'osannato professore statunitense ha definito “stupid”. Quanta distanza tra le sue concezioni e quelle della Presidente della Provincia Maria Teresa Armosino che, solo tre giorni prima, aveva ribadito il suo radicato orientamento: “meglio un inceneritore che una nuova discarica” ...

di Alessandro Mortarino.
ImageSono passate poche ore dalla conclusione del primo incontro/confronto pubblico (di Lunedì 20 Ottobre) tra Amministratori e Cittadini sul tema del possibile inceneritore di rifiuti ad Asti o nel Piemonte orientale, organizzato dal Comitato “Asti non brucia” e da me condotto e moderato. AltritAsti “reclama” una rapida cronaca, ma oggi il mio telefono è quanto mai rovente: molte persone che non hanno potuto seguire fisicamente l'incontro mi stanno ripetutamente chiamando e la mia stesura ne soffre. Ad ogni telefonata, la stessa domanda: “com'è andata ?” ...
Davvero una gran bella domanda, a cui non è facile rispondere in modo lapidario con un semplice  “bene”, “così e così” “decisamente male” eccetera. Qualche indizio potrebbe però pilotarci verso un'esatta percezione: sala gremita all'inverosimile, incontro concluso pochi istanti prima dello scoccare delle ore 21 (dunque quasi un'ora oltre il limite orario previsto e dopo circa tre ore di confronto serrato, civile, ordinato, partecipato). Diciamo così: il dialogo tra Istituzioni e Società Civile ora è aperto ...

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