di Maria Giovanna Farina.

Quando in un appartamento entra un ospite indesiderato come un topolino, si appronta una trappola che lo uccide o, nei casi nonviolenti da preferire, un meccanismo per catturarlo e poi riportarlo in natura dove non può dar fastidio a nessuno.
Non ho mai visto abbattere un palazzo per catturare il topolino anche se quest’ultimo ha mangiato il nostro formaggio ed ha morsicato l’orecchio di nostro figlio. Purtroppo accade che si stermini un popolo per catturare alcuni terroristi e se è giusto difendersi non lo è trucidare gli innocenti; tutto ciò non si potrà mai impedire, ahimè, con le preghiere, i digiuni e le marce della pace: pratiche lodevoli ma non immediatamente risolutive a meno di un miracolo...

A cura della cooperativa "Della Rava e della Fava".

Com'era purtroppo prevedibile, il veloce peggioramento della situazione in Cisgiordania e Striscia di Gaza ha di fatto precipitare la situazione dei piccoli produttori equo e solidali palestinesi; ricordiamo già le difficolta logistiche permanenti precedenti all'attuale guerra.
PARC, l'organizzazione ombrello agricola palestinese, ha avviato una raccolta fondi che da una parte andranno a rispondere ai bisogni primari (cibo e medicine) per chi si trova nella Striscia di Gaza e dall'altro ad acquistare alimenti dai produttori locali da inviare nelle zone più difficili, con l'obiettivo di sostenere le produzioni agricole di grano-cus cus...

Nessuna marcia indietro da parte di Giochi Preziosi. Gli zaini scolastici militari sono sempre in vendita negli store dell’azienda di giocattoli. E’ solo scomparsa la pubblicità del nuovo prodotto che conteneva parole fin troppo esplicite come “tutti sull’attenti!” e “per sentirsi sempre in missione”. Ma a tradire le intenzioni dell’azienda sono le immagini altrettanto esplicite che accompagnano gli zainetti destinati a studenti e studentesse...

di Alessandro Mortarino.

Dunque un'altra guerra è esplosa travalicando tensioni mai allentate che durano da decenni. Una guerra legata ai confini. Ma noi siamo abitanti del mondo, innanzitutto. Abitanti di un unico spazio comune, di un'unica terra. La Terra. Il pianeta Terra. Non siamo soltanto israeliani, palestinesi, ucraini, russi, turchi, curdi, siriani, iracheni. Il termine "confine" è una semplificazione/regolamentazione giuridica, amministrativa, mentale. "Confine" in natura significa una linea di contatto, una linea che non separa ma delimita. Uno spazio. Un punto in cui persone e situazioni si incontrano. Non una barriera insormontabile...

A cura della Rete Welcoming Asti.

La drammatica situazione in Israele e nei territori palestinesi, con centinaia di morti e feriti in seguito agli attacchi terroristici di Hamas partiti lo scorso 7 ottobre e alla risposta militare del Governo Israeliano, è l'ennesimo tragico conflitto in un mondo sempre più in guerra ed in cui le vittime civili, di entrambe le parti, sono quelle che pagano il prezzo più alto. Di fronte a questa nuova guerra ed a questa escalation militare globale ci siamo ritrovati in tante e tanti mercoledì 11 nel cortile del Foyer delle famiglie, dove sventolava una bandiera della pace, in un’assemblea aperta che è stata preceduta da un momento di silenzio e di riflessione laica e religiosa per le vittime di questo e di tutti gli altri conflitti che insanguinano il mondo...

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