Il prossimo 21 maggio si svolgerà la ventisettesima Marcia PerugiAssisi della pace e della fraternità. Il tema di quest’anno è “Trasformiamo il futuro! Costruiamo assieme un mondo più umano”. La prima Marcia si svolse nel 1961 promossa ed organizzata da Aldo Capitini e lungo i 24 chilometri che separano Perugia da Assisi migliaia di persone camminarono insieme per la Pace e la fraternità, dando vita alla prima grande manifestazione per la Pace in Italia. Anche quest’anno alla Marcia parteciperanno migliaia di persone, tanti Istituti Scolastici, tante amministrazioni locali e tantissime realtà associative da tutta Italia (tra cui anche la Rete Italiana Pace e Disarmo e Europe for Peace).
Per permettere una significativa partecipazione astigiana, come nelle ultime occasioni la Rete Welcoming Asti insieme alle ACLI sta organizzando un bus da Asti...

A cura del Movimento Nonviolento.

Viene presentato come un Referendum pacifista contro le armi all’Ucraina; molti non sanno chi l’abbia proposto, cosa chiedono i quesiti, quando si voterà e quali saranno le conseguenze. Cerchiamo di fare chiarezza e argomentare la nostra posizione.
È iniziata la raccolta firme per due quesiti referendari relativi all’export di armamenti (volti a modificare il primo la legge di proroga dell’invio di armi in Ucraina e il secondo la legge 185/90 sull’export di armamenti) su cui ci esprimiamo nel metodo e nel merito con questo documento, per rispondere a chi chiede il nostro parere...

di Gianfranco Monaca.

Ho ricevuto un invito dalla Scuola Media statale “Vittorio Alfieri” di San Damiano d'Asti, per presentare qualche episodio della sua vita e ho scelto il testo seguente.

Proseguii per Konisberga  e Danzica; questa città, fin allora libera e ricca, in quell'anno per l'appunto cominciava ad essere straziata dal mal vicino despota prussiano, che già vi avea intrusi a viva forza i suoi vili sgherri. Onde io bestemmiando e Russi e Prussi, e quanti altri sotto mentita faccia di uomini si lasciano piú che bruti malmenare in tal guisa dai loro tiranni; e sforzatamente seminando il mio nome, età, qualità, e carattere, ed intenzioni (che tutte queste cose in ogni villaggiuzzo ti son domandate da un sergente all'entrare, al trapassare, allo stare, e all'uscire), mi ritrovai finalmente esser giunto una seconda volta in Berlino, dopo circa un mese di viaggio, il piú spiacevole, tedioso e oppressivo di quanti mai se ne possano fare; inclusive lo scendere all'Orco, che piú buio e sgradito ed inospito non può esser mai. Passando per Zorendorff, visitai il campo di battaglia tra' russi e prussiani, dove tante migliaia dell'uno e dell'altro armento rimasero liberate dal loro giogo lasciandovi l'ossa. Le fosse sepolcrali vastissime, vi erano manifestamente accennate dalla folta e verdissima bellezza del grano, il quale nel rimanente terreno arido per sé stesso ed ingrato vi era cresciuto e misero e rado. Dovei fare allora una trista, ma pur troppo certa riflessione; che gli schiavi son veramente nati a far concio. (V. Alfieri, Vita, Giovinezza cap IX)...

di Guido Viale.

E’ verosimilmente doloroso per tutti constatare quanto nel corso degli anni i nostri modi di pensare si siano allontanati non solo tra di loro, ma anche da quanto davamo per scontato, forse avventatamente, in un periodo di intenso coinvolgimento collettivo, non solo politico, ma anche personale ed esistenziale. Certo, dopo il dissolvimento di quella stagione, ciascuno ha preso la sua strada; strade differenti e spesso divergenti, contrassegnate per anni da figure e personaggi inconsistenti e spesso ridicoli, incapaci di creare incomprensioni reciproche radicali. Anche perché poi di fatto il loro operare non divergeva granché. Ma ora che di mezzo c’è il massacro dei migranti, la guerra mondiale alle porte e l’imminente distruzione della vita umana sulla terra, ritrovare quell’afflato che ci aveva tenuti uniti è più difficile per tutti. Ora ci viene detto di difendere i valori occidentali contro la barbarie che viene dall’est...

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