di Gianfranco Monaca.
La stampa astigiana (cartacea e digitale) ha dato il meritato rilievo all'acquisizione recente dell'importante manoscritto alfieriano, contenente la più recente stesura delle opere più propriamente “politiche” del nostro concittadino. Per casuale – o provvidenziale, dirà qualcuno – coincidenza, ci è stata offerta da un amico prete astigiano che lavora in Vaticano – attivo nel volontariato sociale – l'opportunità di accedere al Venerabile Archivio della Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede (ex Santo Ufficio) per acquisire il decreto di condanna all'Indice dei libri proibiti delle opere di Vittorio Alfieri. Infatti era universalmente noto che Alfieri è all'Indice, tanto che nessuno si era dato la pena di documentare il fatto. Il fatto, invece, è obiettivamente interessantissimo...