di Maurizia Giavelli.
L'immagine che potete vedere qui sotto, questa mattina mi ha fatto riflettere: la Pace in gabbia dietro alle grate. Ho pensato agli anni novanta, ai primi anni del 2000, c'era fermento tra chi voleva la Pace, si parlava di corpi civili di pace, di riconversione dell'industria bellica, di cooperazione decentrata, di solidarietà tra i popoli, di estendere i diritti.
Una Pace debole, quella dei giorni nostri; anche nelle menti delle persone, di nuovo una pace fatta con le armi e non con la diplomazia, una pace senza colori che perde ogni giorno forza...